Il novello nato sulle sponde del Fogliano

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E' uno di quei posti che si vedono da sempre, passando per via Isonzo, direzione Fogliano. A due passi dal lago e dal mare, pontina da più di mezzo secolo, ma con il ricordo della Sicilia nel cuore; l'azienda agricola Ganci e Milone brinda al novello 2006.

In una serata che è già inverno, quella di domenica 5 novembre, Pippo Milone e Laura Ganci hanno aperto le porte del loro bel casale alla stampa per un'anteprima che fa da preludio all'evento aperto al pubblico che si terrà il 12. Una realtà ancora non cono­sciutissima, ma che, forte di un grande passato, scommette sul futuro, grazie alla qualità rag­giunta dai prodotti che hanno saputo innovarsi e alle idee dei giovani Milone, Marco e Massimo, poco più che venten­ni, che già pensano in termini di agriturismo. I presupposti ci sono tutti: una posizione più che strategica, a solo qualche chilometro dalla via Pontina, vino eccellente ed olio altrettanto degno di nota, sole tutto l'anno, tanta cordialità da parte dei titolari. E, a giudicare dalla degustazione di domenica sera, un'ottima capacità in cucina. Ma torniamo al novello: "Fresco di Palmento", questo il nome del neonato in casa Ganci e Milone, ottenuto con uve Merlot raccolte a mano scegliendo i grappoli migliori che vengono portati subito in cantina e deraspati. Quindi i chicchi vengono versati in ser­batoi dove inizia una lenta macerazione carbonica. A que­sto punto i chicchi, ancora inte­gri, vengono pressati soffice­mente. Conclusa la fermenta­zione, il vino viene travasato e lasciato riposare per un breve periodo in both d'acciaio. I suoi profumi, intensi, fragranti, con note floreali e un gusto morbido, fresco ed elegante, lo distin­guono da tutti gli altri novelli prodotti in provincia di Latina. E' un bel bere, specie se accom­pagnato alle specialità stagio­nali, come la bruschetta con l'olio appena uscito dal frantoio e le caldarroste. Ed è un bere che vanta diversi "fratelli maggiori" come il Colle Parito Igt, uno Chardomiy che va partico­larmente d'accordo con le zuppe di pesce e le carni bian­che, il Circeo rosso doc, un Merlot che invece predilige gli arrosti, le carni alla brace, i for­maggi, il Trebbiano Circeo Doc, un bianco delicato che ama particolarmente i frutti di mare e il Colle Morello Igt, un grande rosso, ottenuto con sole uve Cabernet Sauvignon mesos a maturare per un anno in botti di rovere.

Fonte: Il Territorio [Maria Corsetti]