Il Nord est trascina la ripresa economica

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L'analisi di Unioncamere per il mese di set­tembre, diffusa in questi giorni, premia l'iniziativa che sta mostrando il Nord-Est d'Italia, che è più 'veloce' rispetto al resto d'Italia. Sono gli investimenti in macchinari e impianti che trainano la ripresa. Il Nord-Est,quindi, con Emilia Romagna e Veneto in testa, sono destinati a trainare la ripresa per il 2006: a + 1,6% è prevista, infatti, la crescita del Pil italiano dagli Scenari delle economie locali, elaborati dal Centro studi di Unioncamere in collaborazione con Prometeia, con l'area nord-orientale che dovrebbe conseguire un + 1,7%.

«L'economia italiana nel 2006 ha ricominciato a crescere, ma ad un ritmo ancora non soddisfacente: secondo le nostre stime il PIl aumenterà quest'anno intorno all'1,6%, quindi al di sotto della media europea ha detto il presidente di Unioncamere, Andrea Mondello – E per il 2007 già aumentano le preoccupazioni degli imprenditori tant'è vero che le previsioni sono improntate alla cautela. Serve una finanziaria coraggiosa che sostenga gli investimenti e non geli i consumi». Ma qual'è la situazione del Pil: Nord- Est a + 1,7%, Mezzogiorno a + 1,4%. Il Pil del Mezzogiorno dovrebbe crescere meno della media nazionale (1,4% a fronte dell' 1,6%), rispetto alla quale si allineano il Centro e il Nord-Ovest, mentre il Nord-Est cre­sce ad un ritmo più accelerato (+ 1,7%). Più in­tenso lo sviluppo di Emilia Romagna, Veneto e Campania (tutte + 1,8%), seguite dal + 1,7% di Lombardia, Trentino Alto Adige, Liguria, La­zio e Puglia. Calabria e Abruzzo le regioni in cui la crescita potrebbe essere più contenuta (1,0%). Il lazio, a cui contribuisce anche la pro­vincia pontina quindi, si difende rispetto alle Regioni centrali, restando aggrappata ai valo­ri massimi.

Per quello che riguarda i consumi delle fami­glie, invece ci si attesta ad un + 1,2% in media. Nel 2006 si dovrebbe assistere ad una ripresa della spesa per consumi delle famiglie che coin­volge tutte le ripartizioni. La crescita dovreb­be essere più vivace nelle regioni nord-orien­tali (+ 1,6%) e centrali (+1,3%).

Fonte: La Provincia