Il mercato del credito in provincia di Latina

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creditoDopo il progressivo rallentamento delle erogazioni nel corso della scorso anno, l’apertura 2017 mostra variazioni tendenziali mensili orientate ad un ulteriore rallentamento dei prestiti all’economia, che a fine periodo approssimano la stazionarietà:  i volumi concessi in termini di impieghi “vivi” (finanziamenti alla clientela al netto delle sofferenze) ammontano a 7.232 milioni di euro e a giugno risultano pressoché invariati rispetto ai dodici mesi precedenti; la variazione media tendenziale si attesta al  -0,1% ( a fronte del +1,6% riferito all’analogo periodo dell’anno precedente). La serie storica è  illustrata nel seguente grafico:

Graf. 1 – Provincia di Latina – Dinamica dei prestiti “vivi” bancari (⇓)

Gli esiti complessivi su scala nazionale, riferiti all’intera “clientela ordinaria”, non mostrano variazioni sostanziali dei trend: la flessione tendenziale media mensile del primo semestre di questo anno si attesta al -1,1, che si posiziona intorno ai valori della prima metà 2016 (-0,8% la media delle variazioni tendenziali mensili). Con riferimento ai valori regionali, giugno mostra un singulto molto positivo (+2,3% la variazione tendenziale), la cui continuità sarà valutata nelle prossime rilevazioni, atteso l’ultimo mese disponibile di fatto appare isolato rispetto ad un’apertura d’anno che sostanzialmente risulta pressoché in linea con le tendenze dell’analogo periodo 2016. (+0,7% la media delle variazioni tendenziali mensili, a fronte del +0,2% nel periodo gen-giu 2016).
Un quadro sintetico delle dinamiche laziali disaggregate per provincia è illustrato nella tabelle seguente:

Tab.1 – Prestiti “vivi” per localizzazione della clientela nelle province del Lazio e in Italia (⇓)

Tutte le realtà territoriali concordano nel registrare la minore vitalità del segmento Business, con accentuazioni negative importanti nella Capitale, che si replicano di pari passo su scala regionale; altrettanto sincrona la crescita delle erogazioni alle famiglie, trainate dalle richieste di mutui per l’acquisto di abitazioni. Di seguito è illustrata la serie storica delle erogazioni al settore produttivo (società non finanziarie e famiglie produttrici):

Graf. 2 – Prestiti “vivi” alle imprese e famiglie produttrici in provincia di Latina, Lazio e Italia (⇓)

Mentre i valori nazionali, sempre collocati in area negativa, confermano la flessione dei prestiti, con un dato puntuale a giugno del -3,6%, nel Lazio al rimbalzo registrato in apertura d’anno è seguita una significativa inversione di tendenza, peraltro in progressiva accentuazione, che riporta le variazioni al -4,3% di fine periodo. Tornando alla provincia di Latina, i dati certificano una divaricazione più contenuta  delle dinamiche disaggregate per segmento della clientela: le erogazioni per le “Famiglie Consumatrici”, dopo la crescita registrata nel corso del 2015 (con variazioni mensili mediamente intorno al 5%) ed il rallentamento più evidente della seconda parte del 2016, registra una progressione sostanzialmente stabile nel corso di questo anno, con variazioni tendenziali mensili costantemente superiori al 2%. Diversamente, i prestiti alle “Imprese e Famiglie Produttrici” (ossia grandi e piccole imprese), sebbene ancora in flessione, evidenziano un recupero significativo rispetto alla flessione rilevata più significativa nella seconda porzione dell’anno precedente (-1,1% la variazione tendenziale media tra gennaio e giugno 2017, -1,8% l’analogo periodo 2016).

Graf. 3 – Provincia di Latina dinamica degli prestiti “vivi” degli istituti di credito per segmento della clientela (⇓)

In realtà, il recupero cui si è accennato è di pertinenza esclusiva delle società non finanziarie con oltre 20 addetti, mentre la dimensione imprenditoriale minore mostra dinamiche in rallentamento, come illustrato nel grafico seguente:

Graf. 4 – Provincia di Latina dinamica degli prestiti “vivi” degli istituti di credito per dimensione di imprese (⇓)

Il grafico di seguito riportato illustra in maniera molto sintetica il mercato del credito locale secondo le destinazioni dei finanziamenti oltre il breve periodo, che approssimano le tendenze degli investimenti fissi lordi da parte delle imprese, nonché gli acquisti più “impegnativi” da parte delle famiglie in termini di beni durevoli e di immobili.

Graf. 5 – Provincia di Latina – Andamento delle principali destinazioni di investimento oltre il breve termine (⇓)

Per quanto attiene alle imprese, i finanziamenti destinati all’acquisto di attrezzature e mezzi di trasporto, in apertura d’anno mostrano un ulteriore ridimensionamento, peraltro piuttosto evidente in serie storica (-5,2% a marzo) e peraltro, in decisa dissonanza rispetto ai valori laziali e nazionali (rispettivamente pari a +6,9% e +3,8) entrambi in significativa crescita già da un biennio; prosegue, invece, il lento recupero delle costruzioni. Il punto di minimo raggiunto degli investimenti delle imprese, sembrerebbe trovare evidenza anche nella crescita a due cifre della raccolta da parte degli Istituti bancari presso gli operatori economici, come nel prosieguo sarà illustrato (cfr. tab.4). Per quanto attiene il segmento delle famiglie, oltre alla già evidenziata tenuta del mercato dei mutui, gli acquisti di beni durevoli rappresentano la destinazione che senz’altro mostra la maggiore vivacità con variazioni a due cifre ormai da un biennio. Il confronto territoriale delle dinamiche sopra descritte è esposto nella tabella seguente:

Tab.2 – Principali destinazioni di investimento oltre il breve termine a Latina, Lazio e Italia (⇓)

La disamina del mercato del credito locale si chiude con una breve analisi riferita all’andamento della raccolta presso gli Istituti di credito. A giugno 2017 le somme depositate presso gli intermediari creditizi, con riferimento ai clienti residenti in provincia di Latina e non, ammontano complessivamente a 8.664 milioni di euro, pari al 3,8% della raccolta regionale.

Graf. 6 -Dinamica dei depositi bancari in provincia di Latina (⇓)

Fatta eccezione per Roma, che influenza i valori laziali determinandone una flessione mediamente più accentuata rispetto all’anno precedente, le dinamiche tendenziali si mantengono in crescita a tutti i livelli territoriali; in particolare, ritornando alla nostra provincia, estendendo l’orizzonte temporale di analisi, si conferma la progressione di crescita ad un ritmo grossomodo in linea con quanto rilevato nel corso dell’anno precedente.

Tab.3 – Depositi nelle province del Lazio e in Italia (⇓)

Occorre, peraltro, dare evidenza del deciso rimbalzo della raccolta presso le imprese (Società non finanziarie), diffuso a tutti i livelli territoriali, con variazioni a due cifre per la nostra provincia nel corso di questo anno, sintomo di un rinvio di scelte di investimento da parte del tessuto produttivo.

Tab.4 – Depositi nelle province del Lazio e in Italia alle famiglie consumatrici ed alle imprese (⇓)