Il Consiglio di Stato dà ragione alla giunta Zottola: «Corretto il bilancio dell’ente camerale»

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LATINA — «La Camera di Commercio ha guidato con correttezza e competenza la Camera di Commercio in questo primo anno di consiliatura». Il commento è di Confcommercio, la più importante associazione di commercianti rappresentata in seno all'organo di gestione dell'ente camerale. Un commento autorevole, dunque. E di peso strategico, ove si consideri che trattasi dell'associazione che ha espresso il presidente Zottola e che l'«onda sismica» del terremoto politico scatenatosi dopo l'elezione del successore di Loffredo non ha lasciato immune l'associazione (il «caso-Sorrentino» è ancora attualissimo e di fatto irrisolto, almeno dal punto di vista del riequilibrio delle rappresentanze interne). Fatto è che il Consiglio di Stato ha decretato la non consistenza delle accuse avanzate da un altrettanto autorevole cartello di associazioni espresse nell'ente camerale (fra queste, vale la pena di ricordare, Associazione Industriali, Coldiretti, Confagricoltori ed una parte della stessa Coldiretti) riconoscendo la legittimità di una gestione e mettendo di parte la parola fine ad una querelle che ha rischiato di rendere ingovernabile l'ente. Carlo Condorelli, direttore di Confcommercio, prova ora a capitalizzare il risultato e soprattutto a ricostruire. «E' giunto il momento di realizzare senza ulteriori condizionamenti – dice – quegli investimenti destinato allo sviluppo delle imprese già stanziati nel bilancio del corrente anno». Il consiglio di Stato, di fat­to, rende «operativo» da og­gi il bilancio camerale e dunque il giudizio emesso mette tutti ora nelle condi­zioni di operare. Condorel­li indica anche delle priori­tà: le iniziative riguardanti l'assistenza tecnica alle im­prese commerciali e le azioni di sostegno alla filie­ra turistica, fra queste. Non manca l'assist polemi­co: «mi ha molto colpito – commenta il direttore di Confcommercio – che il Consiglio di Stato nell'ordi­nanza abbia rilevato l'as­senza di domande relative a progetti alternativi da parte delle associazioni ri­correnti rispetto a quelli che hanno rischiato di es­sere bloccati». Stoccata a parte, resta la disponibilità al confronto con tutte le associazioni «per consenti­re di poter soddisfare le esigenze anche delle im­prese da loro rappresenta­te». Condorelli si dice co­munque convinto che la chiarezza fatta dal consi­glio di Stato costituirà un beneficio trasversale per tutte le imprese servite dal sistema camerale ed ag­giunge che il nuovo qua­dro «consentirà di perveni­re a progettualità condivi­se da tutte le associazioni presenti in Camera di Commercio e trasversali ri­spetto all'insieme dei com­parti economici rappresen­tati in vista della definizio­ne del bilancio 2007». Una apertura nuova al dialogo, insomma, finalizzata a por­re fine ad una stagione dei veleni che non solo ha pa­ralizzato l'attività dell'ente per qualche mese ma ha messo a dura prova il siste­ma stesso delle relazioni sociali nel mondo econo­mico pontino.


Fonte: Il Tempo [Rita Calicchia]