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Bruxelles, 6 aprile 2001

Definizione interattiva delle politiche: la Commissione intende servirsi d’Internet per definire le politiche dell’Unione

La Commissione europea ha presentato gli aspetti salienti di una nuova iniziativa volta a definire in modo interattivo le politiche e rendere più efficace l’azione di governo, nell’ambito della quale l’impiego d’Internet consentirà di rilevare ed analizzare le reazioni dei mercati per avvalersi di tali dati nel processo di definizione delle politiche dell’Unione europea. Questa iniziativa servirà a valutare le politiche comunitarie già in atto ed a procedere a consultazioni aperte in rapporto a nuove iniziative.

La definizione interattiva delle politiche fa parte dell’iniziativa denominata "e-Commission" e si ricollega all’attività della Commissione nel campo dell’azione di governo e della politica di regolamentazione. Essa mira a aiutare la Commissione, in quanto amministrazione pubblica moderna, a rispondere in modo più rapido ed accurato alle richieste di cittadini, consumatori ed imprese nell’intento di rendere la definizione delle politiche comunitarie più globale ed efficace. La Commissione intende iniziare ad impiegare questo sistema prima della fine del 2001.

"Per noi è necessario disporre di un feedback costantemente aggiornato circa il contesto e le ragioni dei problemi che si verificano sul mercato, così da potervi porre rimedio quanto più rapidamente possibile. Questa iniziativa contribuirà a rendere la definizione delle politiche della Commissione più rispondente alle esigenze di cittadini, consumatori ed imprese", ha affermato il commissario Frits Bolkestein, responsabile per il mercato interno. Il commissario Erkki Liikanen, responsabile per le imprese e la società dell’informazione, ha dal canto suo dato risalto al fatto che "per essere moderni nella nostra opera di regolamentazione dobbiamo trovare nuovi modi di consultare i diretti interessati, ad esempio ricorrendo in misura maggiore all’Internet". Il vicepresidente Neil Kinnock ha infine osservato che "lo sviluppo di una Commissione che si faccia pieno uso degli strumenti informatici costituisce un pilastro fondamentale ai fini della riuscita del processo di riforma della Commissione stessa".

L’iniziativa riguardante la definizione interattiva delle politiche comporta lo sviluppo di due dispositivi basati sull’Internet:

– un dispositivo per il feedback, che aiuti a raccogliere le reazioni spontanee del mercato utilizzando le reti ed i punti di contatto esistenti in funzione d’intermediari così da avere costantemente accesso ai pareri ed alle esperienze degli operatori economici e dei cittadini dell’Unione;

– un dispositivo di consultazione, che consenta di rilevare in modo più rapido e strutturato le reazioni dei diretti interessati alle nuove iniziative.

Questi strumenti renderanno la Commissione più capace di valutare le ripercussioni delle politiche dell’Unione (o della loro assenza) a livello di base, di giudicare le proposte di nuovi interventi, di rispondere rapidamente ed in modo mirato a problemi o questioni incipienti e di poter rendere più pienamente conto delle proprie attività.

Le consultazioni in linea coinvolgeranno cittadini, consumatori ed imprese, che verranno invitate a fornire via Internet le proprie opinioni in merito a nuove iniziative. La Commissione è anche disposta a cooperare con organizzazioni rappresentative, ed in tale contesto sta esaminando la possibilità di cooperare con le "Eurochambers" in merito al suo progetto di Panel europeo delle imprese.

I nuovi dispositivi colmeranno un vuoto negli strumenti di consultazione esistenti. Il feedback risulterà più strutturato di quanto sia attualmente ed al tempo stesso consentirà di affrontare problematiche più complesse di quelle trattate mediante questionari o sondaggi in linea.

L’esigenza di un’iniziativa di questo tipo è stata messa in risalto in occasione del forum sul mercato interno tenutosi il 28 e 29 novembre 2000. Le discussioni svoltesi in tale sede hanno confermato la necessità per i responsabili europei di disporre di un flusso costante ed aggiornato di feedback circa i contesti e le ragioni d’eventuali problemi. Commissione e Parlamento europeo hanno ripetutamente dichiarato che ciò dovrebbe portare ad una definizione delle politiche da parte delle amministrazioni più idonea a riflettere le effettive esigenze di cittadini, consumatori ed imprese. Tale conclusione corrisponde anche ai risultati di un recente sondaggio dell’Eurobarometro, dal quale risulta che la Commissione viene recepita dal 73% delle imprese interpellate come non sufficientemente attenta ai loro problemi (FLASH SURVEY 90 – "Dialogo con le imprese", gennaio 2001).

L’utilità degli intermediari è stata confermata dall’esperienza compiuta con la raccolta in linea d’informazioni feedback, e segnatamente dal Business Feedback Mechanism (BFM), varato dalla Commissione nell’aprile 2000 nell’ambito del ‘Dialogo con le imprese’ (vedere IP/00/391). Il BFM utilizza quarantuno Euro Info Centre come intermediari per registrare le questioni poste dalle imprese in merito a diversi argomenti relativi al mercato interno e a problematiche ad esso connesse. Le imprese si rivolgono all"Euro Info Centre di propria iniziativa, richiedendo informazioni o consigli in merito a problemi reali da essi incontrati nel mercato interno. Il fatto di raccogliere il feedback per mezzo del BFM non comporta quindi per le imprese alcuna attività supplementare. Gli Euro Info Centre inoltrano le informazioni pertinenti alle domande loro rivolte alla base dati BFM, che è sufficientemente particolareggiata e strutturata da produrre risultati di facile lettura e rilevanti ai fini della definizione delle politiche. Essa contiene attualmente informazioni su più di 10.000 richieste rivolte agli Euro Info Centre.

La rete di intermediari verrà gradualmente ampliata non soltanto per incrementare il feedback, ma anche per ottenere tali informazioni da una gamma più ampia di operatori economici, consumatori e cittadini. Oltre ad ampliare la partecipazione degli Euro Info Centre la Commissione trarrà beneficio dall’esperienza di altre reti di punti di contatto già esistenti, quali i centri d’informazione europei per il consumatore o la Tribuna europea della sanità, di consulenti disponibili per consigli gratuiti sul diritto dell’Unione europea presso le rappresentanze della Commissione (Eurojus) e dei centri informazioni delle sue rappresentanze e delegazioni.

La base dati BFM già esistente sta venendo sviluppata ed ampliata affinché possa registrare informazioni relative all’intera gamma di politica dell’Unione europea. Il software sviluppato a questo scopo sarà anche disponibile in funzione di "involucro" cosicché possano avvalersene le Direzioni Generali della Commissione che desiderino procedere a consultazioni in linea strutturate, ma relativamente complesse. La base dati e lo strumento di consultazione risultanti da queste attività saranno accessibili a tutte le DG a fini di definizione delle politiche. La Commissione promuoverà sistematicamente l’impiego di tali strumenti a fini di valutazione delle politiche esistenti e d’elaborazione di nuovi provvedimenti. Queste iniziative faranno parte del processo di riforma della Commissione.

Ulteriori informazioni in merito a questa iniziativa sono disponibili sul sito Internet Europa: http://europa.eu.int/comm/internal_market (cliccare su "Ultime novità").