Dati Sistema Informativo Excelsior nel trimestre agosto – ottobre 2019

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ExcelsiorNel trimestre agosto-ottobre 2019 le imprese della provincia di Latina prevedono di effettuare 8.240 assunzioni, di cui il 32% nell’industria ed il 68% nel terziario; a cercare nuovo personale sarà l’11% delle aziende con almeno un dipendente. Su scala regionale i nuovi posti di lavoro nel trimestre considerato sfiorano le 118mila e 300 unità e a livello nazionale superano la quota di 1milione e 72mila ingressi.
Questi i dati dell’indagine Excelsior sulle previsioni di assunzione che, a partire dal maggio 2017, viene svolta mensilmente dalle Camere di Commercio (per le imprese oltre 50 addetti) e da Infocamere tramite l’invio di questionari online e interviste telefoniche. L’indagine è coordinata a livello nazionale da Unioncamere, in accordo con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. I dati raccolti sono a “scorrimento”: ogni mese vengono richieste alle aziende del territorio le previsioni occupazionali riferite al trimestre successivo.
Oltre al bollettino realizzato da Unioncamere per la nostra provincia che si allega al presente comunicato con le relative tavole statistiche, il contributo all’analisi che Osserfare intende produrre è volto a cogliere i principali elementi del mercato del lavoro così come emersi su scala nazionale e regionale, in modo da offrire ulteriori spunti di valutazione delle opportunità di impiego presso le imprese locali. Al riguardo, il quadro più dettagliato in funzione delle diverse dimensioni dell’indagine si riferisce al prima mensilità del trimestre, al fine di contemperare le esigenze di una maggiore robustezza delle previsioni.

 

Andamento congiunturale delle previsioni di entrata

Ad agosto 2019, le assunzioni previste dalle imprese della provincia di Latina ammontano a 1.990 unità, per un differenziale rispetto ad agosto scorso che, come avvenuto nel mese precedente, mostra una maggiore vivacità delle entrate nell’industria (2,0% il tasso di entrata in tale comparto, a fronte del precedente 1,6%). La serie storica mensile rappresentata nella tabella e nel grafico seguenti, conferma, dunque, il rallentamento degli ingressi per effetto della stagionalità, con il  ritorno su previsioni di entrata complessivamente intorno alle 2mila unità, in consueta decrescita dopo il periodo estivo.

Tab.1 – Lavoratori previsti in entrata per settore di attività in serie storica mensile (⇓)

La serie storica mostra il costante e significativo contributo dei servizi, che spiegano mediamente intorno al 70% delle previsioni di ingresso; col venire meno delle richieste di assunzioni legate alla stagione estiva, si riscontrano tassi di entrata più contenuti nel segmento turistico, pur confermandosi la maggiore vivacità di tali attività (3,3% il tasso di ingresso, a fronte del 2,3% medio di settore).

Fig. 1 – Entrate totali previste e tasso di entrata industria e servizi. Serie storica mensile (⇓)

 

Le figure professionali

Per quanto riguarda le figure professionali, la quota delle nuove entrate che nella nostra provincia è destinato a dirigenti, specialisti e tecnici (cosiddette figure “high skill) si attesta al 7,4%, in leggero calo rispetto al 9% del bimestre precedente (a fronte del 15% di inizio anno). Diminuisce anche la quota nel Lazio (dal 23,8% del mese precedente scende al 19,4%, comunque significativamente al di sotto del 32% di gennaio); diversamente, su scala nazionale si conferma il dato degli ultimi due mesi, che comunque si posiziona sui 10 punti percentuali al disotto rispetto ai programmi di inizio anno, passando la quota dal 26% di gennaio, all’attuale 16,7%. Si conferma, inoltre, la maggiore prevalenza in termini di fabbisogni di “Professioni tecniche”, che in modo inconsueto in serie storica spiegano pressoché la medesima quota a tutti i livelli territoriali (intorno ai 2/3 dell’intero aggregato), stante la peculiare maggiore richiesta nella nostra provincia (intorno all’80%); in ogni caso tale esito replica le evidenze emerse anche ad agosto 2018.
Il cartogramma seguente riporta la percentuale sul totale delle assunzioni riferita al fabbisogno di figure “high skill” espressa dalle imprese in tutte le province d’Italia:

Fig. 2 – Entrate di figure professionali High Skill (⇓)

I territori dell’area Nord-ovest confermano il consueto più elevato fabbisogno relativo di profili più elevati (20% la quota); il Lazio, si attesta in seconda posizione nella graduatoria regionale, con un fabbisogno di posizioni “high skill” che, come già evidenziato, si attesta al 19,4% dell’insieme delle assunzioni, sostenuto dal mercato del lavoro capitolino che, dopo il rimbalzo del mese precedente torna al 22% di giugno scorso). In cima alla classifica la Lombardia che conferma il medesimo fabbisogno del bimestre precedente (21% la quota, tuttavia in calo rispetto al 30% di gennaio 2019), dove Milano si conferma la prima provincia d’Italia (27%, con una perdita di 10 punti percentuali sul 38% di apertura d’anno).
Si conferma anche ad agosto il significativo differenziale territoriale con riferimento alle figure “medium skill”, che a Latina spiegano il 40,8% dei fabbisogni di personale dichiarati dalle imprese, sebbene tale quota risulti in calo, dopo il rimbalzo alimentato dalle attività turistico-commerciali dal 28% di inizio anno al 54% di giugno scorso; stazionaria, invece la domanda nel Lazio e su scala nazionale, dove le figure medium skill si attestano per entrambi intorno al 35%.
Si conferma ad agosto la crescita del fabbisogno di “Operai specializzati e conduttori di impianti” a tutti i livelli territoriali, con valori più elevati a Latina: 34,9% (in progressivo recupero rispetto ai programmi di inizio anno – 40% a gennaio); contribuisce a tale esito il maggiore fabbisogno espresso sia dal comparto industriale, che dalle attività terziarie, soprattutto con riferimento ai “Conduttori di impianti e addetti a macchinari fissi e mobili”.

Tab. 2 – Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale (⇓)

L’articolazione settoriale non si discosta significativamente da inizio anno in termini di incidenza dei diversi gruppi professionali tra i due macro comparti dell’industria e dei servizi; si conferma, inoltre, l’eccezione del gruppo professionale degli “Operai specializzati e conduttori di impianti”, richiesti negli ultimi due mesi con una prevalenza dalle industrie locali nettamente superiore: 71% l’incidenza, a fronte del 57% di inizio anno; da segnalare inoltre come, ad agosto, tale gruppo sia più richiesto anche nei servizi (29% l’incidenza a fronte del 23% del mese precedente, e comunque inferiore al 43% di inizio anno). A fare da traino sono soprattutto le figure dei “Conduttori di impianti e addetti a macchinari fissi e mobili”.

Tab. 3 – Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale e settore (⇓)

Per quanto attiene la destinazione in azienda nel mese di agosto si modifica l’articolazione delle assunzioni nelle diverse Aree aziendali, diminuendo la richiesta nel settore commerciale e della vendita ed in modo più significativo nella nostra provincia (dal 28,7% di luglio, la quota scende al 17,6% attuale), a favore del maggiore frequenza di richieste nei settori tecnici e delle progettazione e nella logistica. Al riguardo, tale dinamica nel Lazio è meno evidente, mentre su scala nazionale non la si riscontra. Viene meno, dunque, esclusivamente nella nostra provincia la consueta maggiore concentrazione delle figure high skill nel settore vendite (nel segmento del “Marketing commerciale, comunicazione e pubbliche relazioni”), mentre si conferma a tutti livelli territoriali la più elevata incidenza nell’area della “Progettazione e ricerca e sviluppo”.
Da segnalare, inoltre, come su scala regionale e nazionale i “Sistemi informativi” si confermino un bacino importante per i profili di più elevato livello.
Il quadro complessivo è illustrato nella tabella seguente:

Tab. 4 – Entrate previste e figure high skill per area aziendale di inserimento (⇓)

Tornando al complesso delle previsioni di entrata, l’areaProduzione di beni ed erogazione di servizi” si conferma quella con maggiori opportunità di ingresso (intorno al 45% in tutti i territori) e con la più elevata accentuazione per la nostra provincia.
Come già accennato in precedenza, il venire meno della componente stagionale determina la decisa minore frequenza di assunzioni previste nell’area commerciale, che torna sui valori che si erano registrati fino a maggio scorso (17,6%, a fronte del 28,7% e 25,8% dei rispettivamente di luglio e giugno appena trascorsi). L’area tecnica e della progettazione a Latina mostra una quota più significativa: 15,1% delle entrate, a fronte di una media che in corso d’anno si è attestata all’11%.
Per quanto attiene i profili Medium skill, in provincia di Latina, ad agosto spiegano il 40,8% delle assunzioni previste, nuovamente in calo rispetto al 48,1% di luglio (al riguardo la progressione è risultata crescente dal 25,8% di inizio anno fino al 54% dello scorso giugno); tali figure si confermano destinate più frequentemente all’area commerciale e della vendita (88,1% in crescita rispetto all’80% circa pressoché stazionario nella prima semestrale) ed in misura più rilevante rispetto ai valori regionali e nazionali (67,7% nel Lazio, stazionario ad agosto dopo il calo di quasi dieci punti percentuali registrato a luglio; 68,8% in Italia, anch’esso stabile). Il quadro complessivo è illustrato nella tabella seguente:

Tab. 5 – Entrate previste e figure medium skill per area aziendale di inserimento (⇓)

Inoltre, lo spazio destinato all’area “Amministrativa, finanziaria, legale e controllo di gestione” torna a crescere significativamente, con una inversione di rotta che da inizio anno aveva registrato una progressiva flessione, raggiungendo l’attuale 75,9% (69,2% a luglio; 84% ad inizio anno), posizionandosi nettamente al di sopra dei valori laziali e nazionali (entrambi intorno al 66%).

 

I titoli di studio

Rimane pressoché stazionaria rispetto al mese scorso al 3,9% la quota di assunzioni destinata a personale laureato (in calo rispetto al 7,9% di inizio d’anno), a fronte del 13,4% laziale, in leggera decrescita, e dello stazionario 11,3% nazionale; la porzione di posti riservati a diplomati e a quanti hanno conseguito la qualifica professionale non muta significativamente, sebbene occorra evidenziare che a tutti i livelli territoriali le assunzioni previste per le seconde risultano in crescita di circa quattro punti percentuali (a Latina dal 26,5% di luglio passano all’attuale 30,3%). Il confronto territoriale è di seguito rappresentato:

Tab. 6 – Lavoratori previsti in entrata per livello di istruzione (⇓)

Nello specifico, la tabella seguente illustra gli indirizzi di studio che hanno raccolto il maggior appeal da parte delle imprese locali, nonché quelli per i quali le aziende hanno dichiarato di riscontrare le maggiori difficoltà di reperimento e le relative motivazioni.

Tab. 7 – Titoli di studio più richiesti dalle imprese e difficoltà di reperimento (⇓)

Sale al 25,9%, a fronte dello stazionario 18% precedente, la difficoltà di reperimento delle figure richieste dalle azienda locali, intorno al valore regionale (24,8%) anch’esso in crescita (quattro punti percentuali in più rispetto a luglio); su scala nazionale la quota di assunzioni “critiche” si attesta al 29,7%, anch’essa in crescita rispetto al 26,6% del mese precedente. Inoltre, l’esperienza pregressa nel settore si conferma essere preferita a tutti i livelli territoriali.

Tab. 8 – Entrate per titolo di studio, difficoltà di reperimento, esperienza richiesta (⇓)

Il differenziale più significativo lo si riscontra nuovamente per i titoli universitari, dove, a tutti i livelli territoriali assume maggiore rilevanza l’esperienza nella professione, probabilmente in ragione di ruoli di maggiore responsabilità cui si presume possano essere destinati i candidati oggetto di selezione.
Su indicazione delle imprese intervistate, torna a comprimersi la quota delle assunzioni della nostra provincia destinate agli under30 (dal 26,7%, a fronte del 31,7% precedente, in linea con il valore regionale e al di sotto del dato nazionale che si attesta al 31,7% laziale), sebbene occorra evidenziare che tale dato mostra una elevata variabilità in funzione delle diverse figure professionali richieste, come evidenziato nella tabella seguente:

Tab. 9 – Principali professioni per gruppo professionale e classe di età (⇓)

Fig.3 – Le 10 professioni più richieste nel mese e difficoltà di reperimento (⇓)

La numerosità delle interviste realizzate su scala nazionale consente una disaggregazione maggiore degli esiti che a livello provinciale, per criticità legate alla scarsa significatività, non è possibile ottenere; al riguardo, ritenendola un’informazione utile ai fini dell’Orientamento dei giovani studenti, si riporta la tavola prodotta da Unioncamere riferita all’Italia, che restituisce le professioni più richieste per ogni gruppo professionale e le aree aziendali di destinazione:

Tab. 10 – Lavoratori previsti in entrata per area aziendale di inserimento e principali professioni per ogni gruppo professionale (⇓)