Dati Movimprese del II trimestre 2016: si evidenziano segnali di vitalità imprenditoriale

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OsserfareCome di consueto, Osserfare, l’Osservatorio Economico della Camera di Commercio di Latina, rende pubblici i dati Movimprese relativi al II trimestre dell’anno in corso sulla base dei dati messi a disposizione da Unioncamere. Nel complesso si evidenziano segnali di vitalità nel tessuto imprenditoriale provinciale, seppur contenuti.
“I dati elaborati da Osserfare” – ha commentato il Commissario straordinario Mauro Zappia – “con lo +0,76% rispetto allo stesso periodo del 2015, confermano la capacità delle nostre imprese di resistere al perdurare dello stallo economico che caratterizza il panorama nazionale. Il fatto che a tenere maggiormente siano i settori tradizionali è certamente un segnale positivo perché fa emergere una certa stabilità del quadro provinciale, pronto ad agganciarsi alla ripresa, seppur lieve,  prevista nel 2017”.

 

DATI NAZIONALI

Partendo dal quadro di riferimento nazionale, i dati di demografia confermano una crescita, sebbene non effervescente. Secondo l’analisi di Unioncamere, infatti, “Tra aprile e giugno il Registro delle imprese delle Camere di commercio ha fatto registrare un incremento di 38mila unità, di cui 14.500 (il 38,1%) residenti al Sud. Un risultato che evidenzia la crescente partecipazione dell’imprenditoria del Mezzogiorno al saldo nazionale negli ultimi anni: dal 2008 ad oggi, infatti, la quota del saldo nazionale delle aziende del Sud è passata dal 29% al 38,1% del secondo trimestre di quest’anno”.
A giugno 2016 risultano registrate in Italia 6.070.045 imprese (di cui l’85% attive); in termini di crescita si rileva un tasso del +0,63% su base trimestrale, che replica le analoghe risultanze riferite allo stesso periodo della precedente annualità; tale esito è la risultante di un tasso di natalità attestatosi all’1,63%, a fronte di un tasso di mortalità dell’1%.
Di seguito le tabelle riepilogative dei tassi rilevati su base nazionale al II trimestre di ogni anno a partire dal 2007 ad oggi:

Tab-1- Serie storica delle iscrizioni, delle cessazioni e dei relativi tassi per il II trimestre dell’anno (⇓)

Il discrimine più significativo della seconda porzione d’anno è dato dal più contenuto tasso di cessazione delle piccole realtà artigiane (-1,48%, a fronte del -1,61% del II trimestre 2015) che, associato tuttavia ad una meno accentuata vitalità delle nuove iscrizioni, determina comunque un ulteriore lieve progresso (+0,19%, a fronte del +0,15% del II trimestre 2015), in esito ad una progressione lenta e continua che non spazza via le incertezze riguardo un consolidamento delle dinamiche future.
Per quanto riguarda le imprese artigiane il quadro è il seguente:

Tab-2 – Serie storica delle iscrizioni, delle cessazioni e dei relativi tassi al II trimestre di ogni anno (⇓)

 

DATI REGIONALI

Il Lazio si posiziona subito alle spalle della Lombardia per quanto riguarda il saldo tra le nuove iscrizioni e le cessazioni, con oltre 5mila imprese in più; il che determina un tasso di crescita del +0,79%, grossomodo in linea con le analoghe risultanze riferite all’anno precedente. Il quadro comparativo dei tassi di crescita su base trimestrale, per l’Italia, il Lazio e Latina viene riportato nel grafico seguente:

Graf.1 – Andamento del Tasso di crescita Latina, Lazio e Italia (serie storica) (⇓)

Tra le province della regione Lazio è, sorprendentemente, Rieti che in questa rilevazione mostra il valore di crescita più elevato (+0,84%) posizionandosi, seppur per una frazione di millesimi, davanti a Roma (+0,83%). Al riguardo Latina in questa classifica si posiziona al IV posto, dietro Frosinone (+0,81%) e davanti a Viterbo (+0,27%); una performance anomala, atteso che solitamente la provincia pontina è sempre stata in testa alle province “minori”, subito dopo la Capitale. Vedremo nelle prossime rilevazioni se si tratta di un dato transitorio oppure se sarà confermata questa minore vitalità rispetto alle altre realtà laziali. Nello specifico, la situazione per la regione Lazio, disaggregata per province, nonché su scala nazionale è riportata nella tabella successiva:

Tab.3 – Movimento delle imprese II trimestre 2016 presso il Registro camerale (⇓)

 

DATI PROVINCIALI

A fine giugno scorso lo stock di imprese in provincia di Latina ammontava a 57.923 unità registrate, di cui l’81,7 % attive, per un saldo trimestrale positivo di 436 unità, determinato dalla differenza tra le 1.046 iscrizioni avvenute a partire dal mese di aprile e le 610 cancellazioni realizzatesi nello stesso periodo. A fronte di un tasso di natalità provinciale del +1,82%, superiore alle analoghe risultanze riferite all’anno precedente (+1,70% nel II trimestre 2015), il tasso di mortalità si è attestato al -1,06%, in lieve peggioramento rispetto a quanto rilevato nei dodici mesi precedenti (0,99% nel II trimestre 2015).
All’esito di tali dinamiche la crescita trimestrale ha raggiunto il +0,76%, più vivace del valore nazionale (0,63%) e lievemente più accentuata in serie storica (0,71% nel II trimestre 2015). In ogni caso, la variazione cumulata da inizio anno si attesta al +0,72% (a fronte del +0,52% del I semestre 2015), in significativo avanzamento tendenziale, come evidenziato nella tabella seguente, grazie soprattutto a dinamiche più vivaci nella prima porzione dell’anno:

Tab.4 – Movimento delle imprese I semestre 2016 presso il Registro camerale e serie storica tassi di crescita (⇓)

Un dato sicuramente positivo che va evidenziato è quello relativo all’apertura delle Procedure Fallimentari nel I semestre dell’anno, in valore assoluto pari a 60, per una flessione dell’11,8% rispetto allo stesso periodo 2015; il Commercio e le Costruzioni fanno registrare i valori assoluti più elevati dall’inizio del 2016 (rispettivamente 18 e 16 procedure aperte). Altrettanto avviene per quanto attiene le procedure di scioglimento e liquidazione volontaria, in flessione del 9,5% rispetto alle analoghe risultanze riferite allo stesso periodo del 2015 (in valore assolto 438 tra gennaio e giugno 2016, rispetto alle 484 del primo semestre dell’anno precedente).
Cresce anche il tasso di sopravvivenza delle imprese attive entro il primo anno di vita, attestatosi all’89,8%, per un avanzamento di 10 punti percentuali rispetto al 79,1% riferito alle imprese iscritte nel corso del 2012; l’indicatore migliora per tutti i settori, confermandosi come di consueto di gran lunga superiore alla media per l’agricoltura (94,4% la quota di imprese sopravvissute entro il primo anno di vita).

LA PROVINCIA DI LATINA

L’ANDAMENTO DEMOGRAFICO PER SETTORE ECONOMICO

Il quadro riassuntivo relativo alla provincia di Latina per il II trimestre 2016, disaggregato per settori economici, viene evidenziato nella tabella successiva, elaborata sulla base del criterio di classificazione delle attività imprenditoriali ATECO 2007:

Tab.5 – Movimento delle imprese presso il Registro camerale per ramo di attività II trimestre 2016 (⇓)

A fronte di una performance complessiva, come già evidenziato appena superiore alle variazioni riscontrate nel II trimestre 2015, occorre sottolineare che le dinamiche settoriali, sebbene tutte in crescita, divergono in termini di tendenza; infatti, per quanto attiene i settori tradizionali, agricoltura, industria e costruzioni accelerano il passo rispetto alle variazioni allo stesso periodo dello scorso anno, mentre prevale una crescita in serie storica più moderata nei servizi.
Nello specifico l’agricoltura avanza nel segmento della Coltivazione di alberi da frutta (actinidieti), nella zona di Cisterna e Latina; mentre il comparto manifatturiero mostra le variazioni più significative nell’industria del legno e fabbricazioni di mobili e nel settore della Riparazione di macchinari e apparecchiature elettroniche.
Per quanto riguarda il commercio, alimentano la crescita i segmenti del settore auto e le attività all’ingrosso, mentre rimane più contenuta, seppur positiva, l’espansione del segmento dei dettaglianti (+0,29% la variazione trimestrale, a fronte del +0,85% tra marzo e giugno 2015).
L’accelerazione del passo del settore trasporti è connessa alla positiva espansione delle attività di logistica; accentuano il passo anche le attività e assicurative (agenti e mediatori), mentre le attività immobiliari, seppur positive, mostrano una variazione trimestrale in contenimento rispetto al bilancio riferito allo stesso periodo del 2015.
Per quanto attiene alle dinamiche caratterizzate da una maggiore vivacità, spiccano le Attività di supporto alle imprese, che si confermano in decisa accelerazione, seguite dei consueti Servizi di pulizia. Dopo un primo trimestre in sordina, ritrovano slancio le Attività professionali, scientifiche e tecniche, in particolare nei segmenti delle consulenze, nonché nella ricerca in campo delle biotecnologie. Inoltre, risultano positivi anche i Servizi alla persona, prevalentemente Saloni di barbieri e parrucchieri; altrettanto per il segmento dell’intrattenimento, sebbene ad un ritmo meno accentuato.

 

LE FORME GIURIDICHE

Anche nel II trimestre 2016, si assiste alla continua crescita delle società di capitale, che alla fine del mese di giugno 2016 si attestano al 30,4% del totale delle imprese registrate presso la Camera di Commercio di Latina, con un saldo positivo trimestrale di 236 unità in più, per un valore complessivo pari a 17.627 unità. In termini di crescita percentuale, il bilancio del II trimestre risulta il più sostanzioso +1,35% rispetto alle altre formule organizzative aziendali, peraltro in accelerazione. Sostanzialmente “neutro” il trimestre appena trascorso per le società di persone, mentre le ditte individuali mettono a segno una crescita che replica i valori dell’analogo periodo dell’anno precedente. Di seguito la tabella riepilogativa di quanto esposto:

Tab. 6 – Movimento delle imprese presso il Registro camerale per forma giuridica II trimestre 2016 (⇓)

 

L’ARTIGIANATO

Dopo il punto di minimo “inesplorato” in serie storica messo a segno ad inizio d’anno, il comparto torna ad espandersi, come di consueto avviene nella seconda porzione d’anno; ciò è evidente nel grafico sotto riportato, che confronta l’andamento del tasso di crescita trimestrale dell’artigianato con le tendenze della componente imprenditoriale non artigiana (escluse le imprese agricole):

Graf. 2 – Andamento del Tasso di crescita delle imprese artigiane e non in Provincia di Latina (serie storica) (⇓)

Anche se il II trimestre 2016 mostra un bilancio positivo per l’artigianato, quest’ultimo risulta in contenimento tendenziale e, dunque, non sembrano mostrarsi segnali almeno al momento di una inversione del trend negativo che caratterizza tale comparto da diversi trimestri. Al riguardo, la pesante flessione in apertura d’anno condiziona gli esiti comunque ancora meno brillanti del prosieguo d’anno, per una decrescita semestrale del -1,32%, significativamente più marcata dei valori riferiti al periodo gennaio-giugno dello scorso anno (-0,73%).
Tornando ai dati congiunturali, nel secondo trimestre dell’anno in corso si registrano 41 imprese in più (saldo inferiore di circa il 20% rispetto all’analogo periodo 2015), all’esito delle sottrazione di 160 cessazioni alle 201 nuove iscrizioni. In termini percentuali tali dinamiche hanno determinato un tasso di crescita del +0,45%, in rallentamento, come già evidenziato, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+0,57%).
I settori che registrano le migliori performance sono i Servizi alla persona, prevalentemente Saloni di barbieri e parrucchieri; seguono i Servizi di pulizia. Per quanto attiene ai dati strutturali, lo stock delle imprese artigiane risulta pari a 9.087 imprese registrate all’apposito Albo, delle quali 8.983 attive (98,86%). I settori prevalenti nel comparto sono le Costruzioni con 3.154 imprese (34,7% del totale imprese artigiane), seguite dalle Attività Manifatturiere con 1.894 imprese (20,8% la quota) e dalle Altre attività di servizi (1.617) corrispondenti al 17,8% dell’universo artigiano. Il quadro riassuntivo del comparto artigiano suddiviso per settori viene esposto nella successiva tabella:

Tab. 7 – Movimento delle imprese artigiane presso il Registro camerale per ramo di attività-II trimestre 2016 (⇓)

 

LE IMPRESE STRANIERE

Come di consueto, anche in questa rilevazione, le imprese straniere mostrano una elevata vivacità in termini di crescita demografica; tali realtà rappresentano ormai una componente di rilievo per l’imprenditoria italiana, anche se su base provinciale, pur annoverando oltre 4mila unità, non hanno la rilevanza che si evidenza su scala nazionale e regionale: 7% la quota sull’intero tessuto produttivo locale, a fronte del 9% in Italia e dell’11% nel Lazio.
Il saldo del trimestre è positivo per 93 unità in più, per un corrispondente tasso di sviluppo su base trimestrale dello +2,32%, in linea con le analoghe risultanze riferite al II trimestre 2015 (+2,37%).
Ma, al di là della incidenza percentuale sul totale delle imprese operanti sui vari territori, l’aspetto che più si evidenzia è quello relativo ai tassi di crescita che per le imprese straniere sono di gran lunga superiori a quelli riscontrati per le realtà italiane; inoltre, il differenziale a livello locale è ancor più marcato rispetto alle aggregazioni territoriali superiori.
Il quadro dinamico della situazione, viene riassunto nel grafico sottostante che confronta il tasso di crescita trimestrale delle imprese italiane con quello delle realtà straniere in provincia di Latina.

Graf. 3 – Andamento del tasso di crescita dell’imprenditoria straniera e italiana in provincia di Latina (⇓)

Tralasciando le attività economiche meno significative in termini di numerosità delle imprese, i settori nei quali si sono evidenziati i valori di crescita maggiori sono, in primis i servizi alle imprese (in prevalenza volantinaggio e affissione dei manifesti, nonché cura e manutenzione del paesaggio e attività di pulizia); a seguire l’agricoltura in decisa accelerazione rispetto alle risultanze riferite al medesimo periodo dell’anno precedente. Di seguito la tabella riepilogativa delle imprese straniere operanti in provincia di Latina alla data del 30 giugno 2016.

Tab. 8 – Movimento delle imprese straniere presso il Registro camerale per ramo di attività II trimestre 2016 (⇓)

Di seguito la tabella riepilogativa degli andamenti demografici suddivisi per nazionalità, nella provincia di Latina:

Tab. 9 – Movimento delle imprese straniere presso il Registro camerale II trimestre 2016 (⇓)

 

IMPRENDITORIA GIOVANILE

L’esame dei dati relativi al II trimestre dell’anno si chiude con l’imprenditoria giovanile e le sue dinamiche. Alla fine di giugno le imprese con questa caratteristica ammontano a 6.345 unità, delle quali 5.437 attive (poco meno dell’86%); la quota delle realtà under35 sull’universo produttivo locale  risulta di poco inferiore all’11%, valore superiore sia a quanto riscontrato su base nazionale (9,6%), sia a livello regionale (9,32%).
Il tasso di crescita demografica si è attestato al +4,42%, valore rilevante e superiore a quanto riscontrato nell’analogo periodo dello scorso anno (+3,16%); tale esito corrisponde ad un saldo positivo per 268 unità in più, determinato dalla differenza tra le 387 nuove iscrizioni e le 119 cessazioni realizzatesi tra aprile e giugno scorsi.
Passando all’esame dei settori, la crescita maggiore si registra nell’Agricoltura, con un notevole +8,09%. Al riguardo, è probabile che le politiche regionali di sostegno introdotte nel settore comincino a dare risultati; peraltro nella nostra realtà operano ottime professionalità tecniche, grazie alla presenza sul territorio di Istituti Professionali scolastici di assoluto livello. Buono anche il risultato del settore relativo alle Attività, professionali, scientifiche e tecniche (+6,61%) e delle Attività artistiche, sportive e di intrattenimento (+5,10%). In quest’ultimo caso la componente stagionale potrebbe avere la sua influenza, ma il dato se raffrontato con la crescita dello scorso anno mostra comunque un notevole miglioramento. Di seguito viene riportata la tabella riepilogativa suddivisa per settori:

Tab.10 – Movimento delle imprese giovanili presso il Registro camerale per ramo di attività II trimestre 2016 (⇓)