Castelli Romani DOP

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Cstelli Romani DOPIl Castelli Romani DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso e Rosato.

Descrizione e tipologie di prodotto
Il Castelli Romani DOP Bianco è di colore Giallo paglierino brillante; al naso si esprimono profumi di pera, salvia e muschio; in bocca è sapido, fresco e aromatico. Può presentare anche le versioni Frizzante, Secco e Amabile.Il Castelli Romani DOP Rosso ha colore rosso rubino mediamente intenso; al naso si notano profumi di frutta, spezie ed erbe aromatiche; in bocca è vivace, aromatico e di buona intensità tannica. Può presentare anche le versioni Frizzante, Novello, Secco e Amabile.Il Castelli Romani DOP Rosato si presenta di colore rosa più o meno intenso, talvolta con tonalità rubino; al naso si evidenziano note fruttate, profumi intensi e vinosi; il gusto è fresco, armonico, secco, talvolta frizzante e/o amabile. Può presentare anche le versioni Frizzante, Secco e Amabile.Le operazioni di vinificazione, compresa la frizzantizzazione, devono essere effettuate all’interno della zona di produzione, secondo gli usi tradizionali della zona e comunque atti a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche.

Storia
Di fondamentale rilievo sono i fattori umani legati al territorio di produzione, che per consolidata tradizione hanno contribuito ad ottenere il vino “Castelli romani”.
La presenza della viticoltura nell’area delimitata risale all’epoca dei Romani che destinavano a vigneto le terre più idonee e perciò preferivano il suolo vulcanico dell’antico vulcano laziale posto a sud di Roma. Le più importanti ville situate nei dintorni di Roma, nell’area dei Colli Albani, corrispondente agli odierni Castelli Romani, possedevano grandi spazi dedicati alla conservazione del vino: molti vini famosi all’epoca dei romani molti provenivano dai Colli Albani.
I vigneti dei Castelli romani, indicati dai Georgici tra quelli atti a produrre i migliori vini dell’epoca romana (Tusculum, Albano, Aricinum), hanno superati indenni i secoli bui del Medioevo e sono giunti fino a noi dopo essere stati ammirati ed immortalati da poeti, scrittori e pittori del Gran Tour. Ad ulteriore testimonianza dello stretto legame del vino con il territorio si ricordano le numerose sagre e feste che annualmente vengono celebrate nei paesi ricadenti nell’areale di produzione e tra cui spiccano la Sagra dell’uva di Marino (la prima edizione risale al 1925) e la Festa dell’uva e dei vini di Velletri (1930).
Anche nel presente, i vini a DOC Castelli Romani hanno ricevuto e continuano a ottenere numerosi riconoscimenti nei concorsi sia nazionali, sia internazionali e ben figurano sulle principali guide nazionali.

Uvaggio
Bianco (anche frizzante, secco, amabile): Malvasia bianca di Candia e/o puntinata, Trebbiano toscano e/o Trebbiano romagnolo e/o Trebbiano di Soave e/o Trebbiano giallo e/o Trebbiano verde min. 70%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 30%.Rosso (anche Frizzante, Secco, Amabile, Novello): Cesanese e/o Merlot e/o Montepulciano e/o Nero buono e/o Sangiovese min. 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%.Rosato (anche Frizzante, Secco, Amabile): uvaggio di uve a bacca bianca e nera o lavorazione in rosato delle uve a bacca nera previste per le altre tipologie.

Zona di produzione
La zona di produzione del Castelli Romani DOP comprende il territorio di numerosi comuni appartenenti alle province di Roma e Latina (Cori, Cisterna di Latina e Aprilia), nella Regione Lazio.