DOPPIA vittoria per la Camera di Commercio di Latina davanti al Consiglio di Stato, che ha respinto il ricorso dei dodici consiglieri di minoranza relativo alle presunte irregolarità nell'approvazione del bilancio di previsione 2006. Un caso che si trascina dai primi mesi di quest'anno e che finalmente ha avuto la propria conclusione con il pronunciamento del Consiglio di Stato. Il ricorso dei 12 consiglieri ha fatto temere, per lungo tempo, la paralisi dell'attività economica con tutte le possibili conseguenze di un probabile «congelamento» del bilancio il cui documento programmatico era stato approvato in giunta il 29 dicembre scorso.
I 12 consiglieri che hanno presentato il ricorso erano sostenuti da Confindustria, Confesercenti, Confagricoltura, Coldiretti e Confartigianato, contro la Camera di Commercio. Il presidente di quest'ultima, Vincenzo Zottola, nel commentare l'esito del giudizio del Consiglio di Stato ha detto di «aver sempre avuto la massima serenità per il fatto che l'ente e gli uffici preposti hanno sempre operato nella legalità e correttezza amministrativa, ottemperando al loro dovere istituzionale». Soddisfatto anche il direttore della Confcommercio Carlo Condorelli, il quale sottolinea come «questo non sia il tempo delle polemiche, ma quello di realizzare finalmente quegli investimenti destinati allo sviluppo delle imprese». L'avvocato Sevi Scafetta, difensore della Camera di Commercio, esprime soddisfazione «per l'esito dei giudizi, al termine dei quali siamo riusciti, attraverso un memoriale difensivo di oltre 100 pagine, a scongiurare due pericoli altamente dannosi per l'economia provinciale: la gravissima paralisi delle attività della camera e la mancata realizzazione di progetti fondamentali per Io sviluppo economico».
Fonte: Latina Oggi