Le imprese pontine hanno previsto 8.490 nuove assunzioni tra agosto e ottobre 2018

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ExcelsiorTra agosto e ottobre, le imprese della provincia di Latina prevedono di effettuare 8.490 assunzioni; a cercare nuovo personale sarà il 12% delle aziende con almeno un dipendente. Su scala regionale i nuovi posti di lavoro saranno oltre 104mila e a livello nazionale sfiorano 1milione e 20mila ingressi. Questi i dati della nuova indagine Excelsior sulle previsioni di assunzione che, a partire dal maggio 2017, viene svolta mensilmente dalle Camere di Commercio (per le imprese oltre 50 addetti) e da Infocamere tramite l’invio di questionari online e interviste telefoniche. L’indagine è coordinata a livello nazionale da Unioncamere, in accordo con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. I dati raccolti sono a “scorrimento”: ogni mese vengono richieste alle aziende del territorio le previsioni occupazionali del trimestre successivo.

Al bollettino realizzato da Unioncamere per la nostra provincia che si allega al presente comunicato con le relative tavole statistiche, il contributo all’analisi che Osserfare intende produrre è volto a cogliere i principali elementi del mercato del lavoro così come emersi su scala nazionale e regionale, in modo da offrire ulteriori spunti di valutazione delle opportunità di impiego presso le imprese locali.

Andamento congiunturale delle previsioni di entrata

La serie storica mensile rappresentata nella tabella e nel grafico seguenti, evidenzia in primis il picco positivo di inizio anno, in relazione al quale in questa stessa sede (cfr Comunicato stampa Excelsior Gennaio-marzo 2018) si è argomentato il ritorno all’espansione dei programmi occupazionali da parte delle aziende, in ragione di una riorganizzazione degli organici aziendali con l’avvio della nuova annualità. Altrettanto, l’ulteriore ritorno su un sentiero di crescita significativa a partire dal mese di aprile è influenzato dalla prossimità della stagione estiva.

Tab. 1 – Lavoratori previsti in entrata per settore di attività in serie storica mensile (⇓)

Difatti, atteso che la serie storica mostra il costante e significativo contributo dei servizi, che spiegano mediamente l’80% delle previsioni di ingresso, i tassi di entrata dei segmenti legati al turismo crescono significativamente, a certificare le influenze stagionali, che nel prosieguo dell’analisi saranno riprese ad interpretare nelle evidenze più significative.

Fig. 1 – Entrate totali previste e tasso di entrata industria e servizi. Serie storica mensile (⇓)

Di seguito le analisi più approfondite in termini di caratteristiche dei fabbisogni di figure professionali, così come dichiarati dalle aziende, si riferiscono al mese di agosto, in attesa del consolidamento dei dati riferiti ai mesi successivi, che avverrà con le prossime rilevazioni.

Le figure professionali

Per quanto riguarda le figure professionali, la quota delle nuove entrate che nella nostra provincia sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici (cosiddette figure “high skill”[1]) scende al 6,8% (dal 19% di inizio anno), in ragione dei fattori stagionali illustrati nel paragrafo precedente, che vedono con l’avvio del periodo estivo la maggiore richiesta di personale nelle attività ricettive, prevalentemente afferenti alla classe delle “medium skill”. Altrettanto risultano in deciso calo i valori regionali (16,9%, a fronte del 30,1% di gennaio scorso) e nazionali (16,8%, rispetto al 24,3% di apertura 2018), entrambi superiori al dato locale.

Si replica ulteriormente, inoltre, la prevalenza in termini di fabbisogni di “Professioni tecniche”, che a Latina rappresentano i ⅔ dell’intero aggregato delle “high skill”, in linea con i valori regionali, mentre la quota nazionale è leggermente superiore (72%). Il cartogramma seguente riporta la quota riferita al fabbisogno di figure “high skill” espressa dalle imprese in tutte le province d’Italia; al riguardo occorre dare evidenza che, rispetto ad inizio anno, i valori si posizionano in un intervallo i cui limiti inferiore e superiore sono in deciso ridimensionamento (a gennaio scorso i valori provinciali si collocavano tra un minimo del 13,8% ed un massimo de 36,7%):

Fig. 2 – Entrate di figure professionali High Skill – (% sul totale entrate per provincia) (⇓)

I territori dell’area Nord-ovest confermano il consueto più elevato fabbisogno relativo di profili più elevati; la Lombardia, in pole position nella graduatoria regionale, conferma un fabbisogno di posizioni “high skill” intorno al 22% dell’insieme delle assunzioni, mentre in maniera inconsueta il Lazio si distacca, fermandosi al 16,9%. Milano (27,6% la quota, rispetto al 36,7% di inizio anno), si conferma la prima provincia d’Italia e, nonostante la decrescita su esposta, conserva il differenziale positivo superiore ai dieci punti percentuali in più rispetto alla media nazionale.

Con riferimento alle figure “medium skill”, rispetto al mese precedente le distanze territoriali tornano ad essere poco significative, ridimensionandosi la componente stagionale che aveva visto crescere le richieste nelle attività commerciali e nei servizi, soprattutto al sud. A Latina, con il 43,3%, la richiesta di “Professioni qualificate nelle attività commerciali a nei servizi“ si mantiene significativamente superiore sia ai valori regionali che nazionali (rispettivamente 34,7% e 37,6%); tale maggior appeal si è manifestato a partire da maggio scorso (ad inizio anno la quota si attestava al 26,2%), per effetto della stagionalità cui si è accennato in precedenza.

Tab. 2 – Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale (⇓)

Per quanto attiene la destinazione in azienda, le figure high skill, ai minimi rispetto alle rilevazioni precedenti, si concentrano esclusivamente nel settore vendite; diversamente, a livello regionale e nazionale rimangono le prevalenti collocazioni nell’area “Tecnica di progettazione e ricerca e sviluppo” e nel settore “Marketing commerciale, comunicazione e pubbliche relazioni”; inoltre, sebbene rispetto alle richieste di inizio anno risultino più contenuti in valore assoluto, i “Sistemi informativi” si confermano un bacino importante di profili di più elevato livello.

Il quadro complessivo è illustrato nella tabella seguente:

Tab. 3 – Lavoratori previsti in entrata per area aziendale di inserimento e gruppo professionale (⇓)

Rispetto al ribalzo di maggio e giugno scorsi (58% la quota sul totale degli ingressi), si conferma il ridimensionano delle entrate previste nell’area “Produzione di beni ed erogazione di servizi”, che in termini relativi si attestano intorno al 48%; diversamente, l’area “Commerciale” guadagna appeal, prevedendo le imprese l’ampliamento degli organici nel segmento delle “vendite”.

I titoli di studio

Il 5,1% delle assunzioni è destinato a personale laureato, a fronte del 11,3% laziale e del 10,5% nazionale; si tratta di valori nettamente inferiori alle previsioni di inizio anno (12.6% la quota a gennaio scorso), in quanto, la componente stagionalità già evidenziata si manifesta con l’accresciuto fabbisogno da parte delle imprese di figure destinate alle attività turistico-ricettive, in relazione alle quali le aziende domandano profili non elevati. Ne consegue la maggiore quota di posti riservati a diplomati, in particolare provenienti da istituti secondari superiori (35,2% il diploma di scuola media superiore e 31,7% di istituto professionale). Si conferma, inoltre, su livelli superiori rispetto ad inizio anno, la richiesta di personale il cui titolo di studio si ferma alla scuola dell’obbligo (28,0% la quota, a fronte del 20,6% di apertura d’anno).

Il confronto rispetto ai valori regionali e nazionali è di seguito rappresentato:

Tab. 4 – Lavoratori previsti in entrata per livello di istruzione (⇓)

Nello specifico, la tabella seguente illustra gli indirizzi di studio che hanno raccolto il maggior appeal da parte delle imprese locali, nonché quelli per i quali le aziende hanno dichiarato di riscontrare le maggiori difficoltà di reperimento e le relative motivazioni.

Al riguardo, per quanto attiene alle qualifiche professionali, si riscontra nuovamente l’effetto della componente stagionale, atteso che tra le entrate previste, i candidati in possesso di tale titolo nel campo della “Ristorazione” si conferma in testa alla graduatoria, con intenzioni di assunzione significativamente superiori ai valori di inizio anno.

Tab. 5 – Titoli di studio più richiesti dalle imprese secondo le difficoltà di reperimento (⇓)

Inoltre, come di consueto, al crescere del titolo di studio l’esperienza pregressa nel settore, fortemente richiesta dalle imprese intervistate per le qualifiche professionali a contenuto tecnico, tende a lasciare progressivamente più spazio (con percentuali variabili a seconda dei titoli di studio) a quella messa a bagaglio con le esperienze precedenti nella medesima professione. Questa ultima, infatti, per i titoli universitari assume la rilevanza maggiore, come illustrato nella tabella seguente.

Tab. 6 – Entrate previste per titolo di studio, difficoltà di reperimento e l’esperienza richiesta (⇓)

Ai minimi in serie storica e a tutti i livelli territoriali la quota delle candidature dichiarate dalle aziende di difficile reperimento, con una leggera prevalenza quale fattore critico dell’inadeguatezza dei candidati.

Su indicazione delle imprese intervistate, agli under30 risultano destinate poco meno di 1/3 delle assunzioni previste a tutti i livelli territoriali; per alcune famiglie professionali la quota di under30 è particolarmente consistente: è il caso delle “aree commerciali e della vendita” e della “logistica”.

Tab. 7 – Principali professioni per gruppo professionale, classe di età e le competenze richieste (⇓)

La numerosità delle interviste realizzate su scala nazionale consente una disaggregazione maggiore degli esiti che a livello provinciale, per problemi di significatività, non è possibile ottenere; al riguardo, ritenendola un’informazione utile ai fini dell’Orientamento dei giovani studenti, si riporta la tavola prodotta da Unioncamere riferita all’Italia, che restituisce le professioni più richieste per ogni gruppo professionale e le aree aziendali di destinazione:

Tab. 8 – Lavoratori previsti in entrata per area aziendale di inserimento e principali professioni (⇓)

Bollettino Latina agosto 2018 (⇓)
Tavole Latina agosto 2018 (⇓)