12.800 nuove assunzioni tra maggio e luglio 2018 per le imprese pontine

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ExcelsiorTra maggio e luglio, le imprese della provincia di Latina prevedono di effettuare 12.800 assunzioni; a cercare nuovo personale sarà il 16% delle aziende con almeno un dipendente. Su scala regionale i nuovi posti di lavoro saranno oltre 118mila e a livello nazionale oltre 1milione e 400mila. Questi i dati della nuova indagine Excelsior sulle previsioni di assunzione che, a partire dal maggio di quest’anno, viene svolta mensilmente dalle Camere di Commercio (per le imprese oltre 50 addetti) e da Infocamere tramite l’invio di questionari online e interviste telefoniche. L’indagine è coordinata a livello nazionale da Unioncamere, in accordo con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. I dati raccolti sono a “scorrimento”: ogni mese vengono richieste alle aziende del territorio le previsioni occupazionali del trimestre successivo.
Al bollettino realizzato da Unioncamere per la provincia di Latina il contributo all’analisi che Osserfare intende produrre è volto a cogliere i principali elementi dirimenti rispetto al mercato del lavoro così come emerso su scala nazionale e regionale, in modo da offrire ulteriori spunti di valutazione delle opportunità di impiego presso le imprese.

 

Andamento congiunturale delle previsioni di entrata

La serie storica mensile rappresentata nella tabella e nel grafico seguenti, evidenzia in primis il picco positivo di inizio anno, in relazione al quale in questa stessa sede (cfr Comunicato stampa Excelsior Gennaio-marzo 2018) si è argomentato il ritorno all’espansione dei programmi occupazionali da parte delle aziende, in ragione di una riorganizzazione degli organici aziendali con l’avvio della nuova annualità. Altrettanto, l’ulteriore ritorno su un sentiero di crescita degli ultimi due mesi (aprile e maggio) è influenzato dalla prossimità della stagione estiva.

Tab. 1 – Lavoratori previsti in entrata per settore di attività in serie storica mensile (⇓)

Difatti, atteso che la serie storica mostra il costante e significativo contributo dei servizi, che spiegano mediamente l’80% delle previsioni di ingresso, i tassi di entrata dei segmenti legati al turismo crescono significativamente, a certificare le influenze stagionali che nel prosieguo saranno riprese ad interpretare le evidenze più significative.

Fig. 1 – Entrate totali previste e tasso di entrata industria e servizi. Serie storica mensile (⇓)

Di seguito le analisi più approfondite in termini di caratteristiche dei fabbisogni di figure professionali, così come dichiarati dalle aziende, si riferiscono al mese di maggio, in attesa del consolidamento dei mesi successivi che avverrà con la rilevazione successiva, che, come già sottolineato, ha una cadenza mensile.

Le figure professionali

Per quanto riguarda le figure professionali, la quota delle nuove entrate che nella nostra provincia sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici (cosiddette figure “high skill”[1]) scende al 8,8% (dal 19% di inizio anno), in ragione dei fattori stagionali illustrati nel paragrafo precedente, che vedono con l’avvio del periodo estivo la maggiore richiesta di personale nelle attività ricettive, prevalentemente afferenti alla classe delle “medium skill”; altrettanto risultano in deciso calo i valori regionali (22,2%, a fronte del 30,1% di gennaio scorso) e nazionali (15,5%, rispetto al 24,3% di apertura 2018), entrambi superiori al dato locale. Si replica ulteriormente, inoltre, la prevalenza in termini di fabbisogni di “Professioni tecniche”, che a Latina rappresentano i ¾ dell’intero aggregato delle “high skill”, in linea con i valori nazionali, mentre la quota laziale è leggermente inferiore (68%). Il cartogramma seguente riporta la quota riferita al fabbisogno di figure “high skill” espressa dalle imprese in tutte le province d’Italia che, differentemente da inizio anno, si posizionano in un intervallo i cui limiti inferiore e superiore sono in deciso ridimensionamento rispetto a quanto rilevato a gennaio scorso, in cui i valori provinciali si collocavano tra un minimo del 13,8% ed un massimo de 36,7%.

Fig. 2 – Entrate di figure professionali High Skill nel mese di maggio 2018 (⇓)

I territori dell’area Nord-ovest confermano il consueto più elevato fabbisogno relativo di profili più elevati; altrettanto il Lazio si mantiene  al vertice della graduatoria regionale, seguito immediatamente dalla Lombardia esprimendo entrambi una quota intorno al 22% di posizioni “high skill” sull’insieme delle assunzioni (in flessione rispetto al 30% rilevato a gennaio 2018). Milano (27,5% la quota, rispetto al 36,7% di inizio anno), si conferma la prima provincia d’Italia e, nonostante la decrescita su esposta, conserva il differenziale positivo di circa 12 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale, precedendo Roma (24,5% la relativa quota, rispetto al 32,1% di inizio 2018).
Con riferimento agli altri gruppi professionali, la rilevazione attuale mostra distanze territoriali più ampie per le figure “medium skill”, che peraltro risultano in decisa crescita e trovano maggior appeal nell’area Sud e Isole (47,2%, a fronte del 41,1% a livello Italia).
Al riguardo, occorre dare evidenza del significativo maggiore appeal delle “Professioni qualificate nelle attività commerciali a nei servizi“, che a Latina registrano un rimbalzo a quota 43,7% (rispetto al 26,2% di gennaio scorso), che testimonia l’effetto della stagionalità accennato in precedenza. Anche nel Lazio ed in Italia si riscontra la medesima dinamica, sebbene di intensità più contenuta.

Tab. 2 – Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale – Maggio 2018 (⇓)

Per quanto attiene la destinazione in azienda, le figure high skill si confermano più richieste in primis nell’area “Tecnica di progettazione e ricerca e sviluppo”, destinazione esclusiva di profili ad alto contenuto di competenze; mentre, a seguire, i “Sistemi informativi”, che ad inizio anno hanno registrato una significativa crescita a tutti i livelli territoriali, lasciano il posto a previsioni di maggiori ingressi destinati al “Marketing commerciale, comunicazione e pubbliche relazioni”.

Tab. 3 -Lavoratori previsti in entrata per area aziendale di inserimento e gruppo professionale (⇓)

In termini di spostamenti più significativi, occorre inoltre sottolineare che le entrate previste nell’area “Produzione di beni ed erogazione di servizi” mettono a segno un significativo rimbalzo (+40% rispetto ad inizio anno); ciò avviene a scapito di tutte le altre aree aziendali, che mediamente mostrano previsioni di ingresso inferiori di circa 1/3  rispetto a gennaio scorso. Fa eccezione in tale quadro l’”Assistenza clienti”, che vede triplicare i fabbisogni delle aziende (170 le unità, a fronte delle 50 di gennaio 2018). Tornano, dunque, a spiegare se non l’intero, ma una buona parte delle previsioni formulate dalle imprese locali, in termini di ampliamento dei propri organici, il fattore stagionale, componente di fondo essenziale nelle scelte aziendali.

 

I titoli di studio

Il 5% delle assunzioni sarà destinato a personale laureato, a fronte del 14,1% laziale e del 9,9% nazionale. D’altronde, la richiesta dei laureati in prossimità del periodo estivo soffre, come già evidenziato, dell’accresciuto fabbisogno da parte delle imprese di figure destinate alle attività turistico-ricettive, in relazione alle quali le aziende prediligono profili non elevati. Si attesta al 60% la quota dei posti riservati a diplomati, che mostra un calo di 6 punti percentuali esclusivamente attribuibile ai diplomi degli istituti secondari superiori (29,8% il diploma di scuola media superiore e 30,4% di istituto professionale). In decisa crescita, invece, le richieste di personale il cui titolo di studio si ferma alla scuola dell’obbligo (34,8% la quota, a fronte del 20,6% di apertura d’anno.

Tab. 4 – Lavoratori previsti in entrata per livello di istruzione (⇓)

Nello specifico, la tabella seguente illustra gli indirizzi di studio che hanno raccolto il maggior appeal da parte delle imprese locali, nonché quelli per i quali le aziende hanno dichiarato di riscontrare le maggiori difficoltà di reperimento e le relative motivazioni.

Tab. 5 – Titoli di studio più richiesti dalle imprese secondo le difficoltà di reperimento (⇓)

Al riguardo, per quanto attiene alle qualifiche professionali, si riscontra nuovamente l’effetto della componente stagionale, atteso che tra le entrate previste, i candidati in possesso di qualifiche professionali nel campo della “Ristorazione” e  del “Benessere” guadagnano le prime posizioni, con intenzioni di assunzione che quasi triplicano i valori di inizio anno.
Inoltre, come di consueto, al crescere del titolo di studio l’esperienza pregressa nel settore, fortemente richiesta dalle imprese intervistate per le qualifiche professionali a contenuto tecnico, tende a lasciare progressivamente più spazio (con percentuali variabili a seconda dei titoli di studio) a quella messa a bagaglio con le esperienze precedenti nella medesima professione. Questa ultima, infatti, per i titoli universitari assume la rilevanza maggiore, come illustrato nella tabella seguente.
Scende intorno ad 1/5 la quota delle candidature dichiarate dalle aziende di difficile reperimento, con una leggera prevalenza quale fattore critico dell’inadeguatezza dei candidati, comune  a tutti i livelli territoriali.
In provincia di Latina si discostano dai valori medi i titoli di studio universitari, la cui ricerca mostra maggiori criticità, equamente afferibili alla scarsa numerosità dei candidati ed in alternativa alla loro preparazione.

Tab. 6 – Entrate previste per titolo di studio, difficoltà di reperimento e l’esperienza richiesta (⇓)

Su indicazione delle imprese intervistate, agli under30 risultano destinate circa 1/3 delle assunzioni previste a tutti i livelli territoriali;  l’appeal per le giovani generazioni cresce per le figure informatiche e i progettisti; altrettanto nelle attività legate ai servizi turistici (cuochi, camerieri, commessi…).
Di seguito sono riportate le principali figure richieste per gruppo professionale, oltre che nella nostra provincia, nel Lazio ed in Italia; al riguardo, si sottolinea che l’evidenza più significativa rispetto ad inizio anno è la decisa crescita dei profili di “Cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici”, più che raddoppiati sia a Latina che in Italia.

Tab. 7 -Principali professioni per gruppo professionale, classe di età e le competenze richieste (⇓)

La numerosità delle interviste realizzate su scala nazionale consente una disaggregazione maggiore degli esiti che a livello provinciale, per problemi di significatività, non è possibile ottenere; al riguardo, ritenendola un’informazione utile ai fini dell’Orientamento dei giovani studenti, si riporta la tavola prodotta da Unioncamere riferita all’Italia, che restituisce le professioni più richieste per ogni gruppo professionale e le aree aziendali di destinazione.

Tab. 8 – Lavoratori previsti in entrata per area aziendale di inserimento e principali professioni per ogni gruppo professionale. Italia (⇓)

 

Bollettino Latina maggio 2018 (⇓)
Tavole Latina maggio 2018 (⇓)